Sono rientrato dalla fiera EuroBLECH di Hannover. Vi è esposta tutta la tecnologia mondiale che ruota intorno alla lavorazione della lamiera.
Una piccola azienda che produce stampi voleva verificare se questa fiera è adatta al loro prodotto e la risposta è stata affermativa. Oltre a ciò ci siamo resi conto di quanto stanno facendo i nostri concorrenti. E’ questo un aspetto poco considerato ma altrettanto importante della ricerca di nuovi clienti.
Pur non essendo un esperto di questo settore, sono rimasto impressionato dalle innovazioni tecnologiche viste. Soprattutto nella robotica, che compie operazioni sempre più complesse.
Parlando con alcuni espositori italiani abbiamo indagato non solo le opportunità di nuovi contatti che la fiera offre, ma anche se questo palcoscenico è stato utile per trovare nuovi agenti.
L’ agente è una figura alla quale le nostre pmi credono molto. Molte hanno fatto la loro fortuna negli anni del boom economico grazie a questi collaboratori esterni. Di solito i cartelli esposti alle fiere per cercare nuovi agenti sono banali e mal tradotti. Quello che vedete era originale e accattivante.
Molti operatori ci hanno anche detto che vi è la tendenza a lavorare direttamente con i clienti contattati in fiera. Da una parte i potenziali clienti per nazione non sono più numerosi come una volta. Dall’altra molti agenti chiedono un fisso. Le provvigioni realizzate sulle vendite non sono più sufficienti a “campare”. L’effetto finale è che ci sono sempre meno persone – soprattutto giovani – attratte dalla professione di agente di commercio.
Non voglio affermare che è finita l’era degli agenti, ma è indubbio che la vita di queste figure professionali è sempre più difficile. Vanno quindi ricercate altre modalità per presidiare i mercati esteri.